Paola per ” la ragazza della porta accanto “

Paola per ” la ragazza della porta accanto “

Secondo appuntamento con il progetto “ la ragazza della porta accanto “

Qualche pillola dell’articolo precedente e delle motivazioni che mi hanno portato a scrivere questo articolo..

“  Più di 1 milione di selfie al giorno, 58.425.492 foto con il tag #selfie su Instagram: i numeri parlano chiaro. Ogni giorno, i social network ci pongono davanti la nostra immagine e ci costringono a interrogarci sulla nostra percezione della bellezza.
Attraverso gli autoscatti è facile accettarsi: con una media di 25 foto prima di essere davvero soddisfatti, la scelta del filtro giusto e qualche ritocco alla luminosità, il gioco è fatto.

I social media hanno accentuato la tendenza sociale dell’essere umano di piacere agli altri e sentirsi accettato. E diciamocelo, ci sentiamo tutti, chi più chi meno, un po’ tirati in causa.

     La bellezza ai tempi di Instagram impone perfezione, precisione, expertise, scenografia. Un bello che ti mette quasi soggezione e ti fa sentire in imbarazzo, tanto è diverso e lontano da te. 

La bellezza ai tempi di Instagram porta alla convinzione di voler cambiare sé stesse. Eppure la bellezza o la cura di sé non dovrebbero essere legate a standard alcuno, bensì fornire ad ognuno di noi i giusti strumenti per essere noi stessi al nostro meglio, senza doverci necessariamente trasformare in un clone di nessuno per sentirci a nostro agio nel condividere una nostra foto con gli hashtag #makeup o #beauty.

Siate splendidamente, eccezionalmente, orgogliosamente voi  e fatevi in ogni momento portatrici della straordinaria potenza – ed essenza – di #beautydefect, un progetto nato dalla voglia  della Vlogger Giulia Carucci, di creare una rete di persone realmente consapevoli. Consapevoli della loro fisicità, dei loro pregi e difetti.

Vi presento Paola, un ragazza splendida che nascondo il suo io più profondo ai molti ma non a tutti.

Una fighter in tutto e per tutto, ma comunque di una bellezza naturale tutta da scoprire …

Chiudo questo articolo con il pensiero di Paola :

“Fiera ed entusiasta di aver fatto parte del progetto di Emiliano, di essere stata protagonista di una delle sue numerose tele e di essere stata centro del suo occhio artistico.

Essendo stata la mia prima esperienza fotografica, inizialmente apparivo impacciata ed insicura, non sapevo quale posa potesse essere quella più adeguata, o che i capelli non fossero al posto giusto o che potessi apparire “brutta”; cammin facendo, tra uno scatto e l’altro ho realizzato il pensiero più semplice: essere me stessa, essere quella che sono ogni giorno ed è stata questa la mossa vincente. Cercando di sembrare ciò che non siamo, cessiamo di essere quel che siamo.

Una volta aver visto gli scatti, mi sono vista con occhi diversi, non tanto distante da quella che può essere definita “perfezione” che si può ottenere con qualche piccolo accorgimento, con un bel vestito o con un semplice make up.

Dovrebbe essere sempre così, essere fiere di ciò che siamo, consapevoli dei nostri “difetti” ma soprattutto dei nostri pregi: amare ciò che siamo, rispettarci. Allo stesso tempo mi viene in mente una frase di una canzone di Jeff Buckley

“Come sei ora nel tuo cuore: Illuminati. Non vergognarti di ciò che sei. Sentiti come fossi una cascata.

Illuminati, Cresci nella luce.”

Credits: https://mashafedele.com/ e https://thegoldlash.com/

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